Terremoto: risarcimenti a tutti i danneggiati

Emergenza gestita in maniera ottimale, con lodi bipartisan e senza eccezioni al lavoro della Protezione civile guidata da Fabrizio Curcio, e l’impegno – assicurato dal sottosegretario alla Presidenza del consiglio Claudio De Vincenti – a risarcire tutti quelli che hanno avuto danni. Una ricostruzione che sta muovendo i primi passi, con la nomina del commissario Vasco Errani, formalizzata dal Consiglio dei Ministri, e la promessa di rimettere in piedi anche il tessuto produttivo, oltre ai centri abitati. E un primo sguardo al percorso di potenziamento della prevenzione. Il governo — scrive Il Sole 24 Ore — a poco più di una settimana dal terremoto del Centro Italia, ha dedicato la mattina a dialogare con Parlamento e Regioni per spiegare quanto fatto in questi giorni. De Vincenti ha incontrato le commissioni Ambiente e Lavori pubblici di Camera e Senato. In contemporanea, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e il neo-commissario Errani hanno presentato una prima relazione ai presidenti delle Regioni. Proprio De Vincenti ha rivendicato l’azione del governo, caratterizzata, fin da subito, da una risposta «concreta e fattiva» che ha messo al centro la Protezione civile, «uno straordinario modello di efficienza». Modello che, peraltro, si appresta ad essere ulteriormente migliorato, grazie al ddl Braga, approvato alla Camera e attualmente in discussione al Senato. De Vincenti ha messo in fila molti numeri: al momento ci sono 294 vittime, 285 sono quelle identificate, i feriti sono 386, le persone salvate dalle macerie sono 238. I posti letto allestiti nelle tende sono 6.316, ma quelli effettivamente occupati sono 4.013. Peraltro, ha spiegato il capo della Protezione civile, l’utilizzo delle strutture è in calo (per il fisiologico fenomeno che vede molte famiglie trasferirsi, dopo i primi giorni passati in tenda, in case di parenti o in seconde case). Dal punto di vista normativo, dopo il decreto che ha attivato lo stato di emergenza, è in arrivo un nuovo provvedimento per risolvere le problematiche di gestione delle macerie. Il passaggio più atteso, in questa fase — continua Il Sole 24 Ore — è la definizione del cratere: la Protezione civile sta conducendo le operazioni necessarie. Anche se, sul punto, De Vincenti ha assicurato che «chi ha subito danni potrà chiederne il riconoscimento, anche se si trova fuori dal cratere».

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